giugno 2017 Newsletter dell'Aran Sicilia
 

29/06/2017

   
  Legislazione

D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 74
Modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell'articolo 17, comma 1, lettera r), della legge 7 agosto 2015, n. 124.
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D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75
Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
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Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91
Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno
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  Giurisprudenza

Corte di Cassazione - Sentenza n. 13978/2017
Associazioni e attività sindacali. Assemblea. Rappresentanze sindacali r.s.a e r.s.u.
In tema di rappresentatività sindacale, dalla lettura coordinata degli artt. 19 e 20 dello Statuto dei lavoratori, si desume che il combinato disposto degli artt. 4 e 5 dell'Accordo Interconfederale del 20 dicembre 1993, istitutivo delle RSU, deve essere interpretato nel senso che il diritto di indire assemblee rientra tra le prerogative attribuite non solo alla RSU, considerata collegialmente, ma anche a ciascun componente della RSU stessa, purché questi sia stato eletto nelle liste di un sindacato che, nell'azienda di riferimento, sia, di fatto, dotato di rappresentatività ai sensi del citato art. 19.
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 14862/2017
Rapporto di lavoro - Licenziamento disciplinare
Licenziabile il dipendente che abbia navigato eccessivamente con il pc ricevuto in dotazione dalla propria azienda.
L'onere di pubblicità del cd. codice disciplinare, previsto dall' art. 7, comma 1, della legge n. 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori), si applica al licenziamento disciplinare soltanto nei limiti in cui questo sia stato intimato per una delle specifiche ipotesi di comportamento illecito vietate e sanzionate con il provvedimento espulsivo da norme della contrattazione collettiva o da quelle validamente poste dal datore di lavoro (entrambe soggette all'obbligo della pubblicità per l'esigenza di tutelare il lavoratore contro il rischio di incorrere nel licenziamento per fatti da lui non preventivamente conosciuti come mancanze) e non anche quando, senza avvalersi di una di queste specifiche ipotesi, il datore di lavoro contesti un comportamento che, secondo quanto accertato in fatto dal giudice del merito, integri una violazione di una norma penale, o sia manifestamente contrario all'etica comune, ovvero concreti un grave o comunque notevole inadempimento dei doveri fondamentali connessi al rapporto di lavoro, quali sono gli obblighi di diligenza e di fedeltà prescritti dagli artt. 2104 e 2105 c.c., poiché in tali casi il potere di licenziamento deriva direttamente dalla legge.
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Consiglio di Stato Sezione Quinta - Sentenza n. 2986/2017
Concorso - in tema risarcimento del danno da tardiva assunzione
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Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Regione Siciliana - Sentenza n. 384/2017
In materia di pensione - titolare di un trattamento pensionistico di reversibilità.
La Corte condanna l’amministrazione regionale alla riliquidazione dei trattamenti pensionistici  e al pagamento della differenze pensionistiche spettanti in forza della presente decisione.
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  Varie

ANAC
Attività di vigilanza 2017
Approvata la direttiva che individua le priorità per l’anno in corso
Il Consiglio dell’ Anac ha approvato la direttiva programmatica sull’attività di vigilanza per l’anno 2017. Il provvedimento individua le priorità di intervento e i mezzi attraverso i quali perseguire la prevenzione dei fenomeni corruttivi nei settori di competenza dell’Autorità. Tre le sezioni in cui si articola la direttiva e il conseguente piano ispettivo: vigilanza sulle misure anticorruzione, gli obblighi di trasparenza, le inconferibilità e incompatibilità; vigilanza sui contratti pubblici; vigilanza sul sistema di qualificazione.
Fra le varie disposizioni previste, il rafforzamento dei controlli sui soggetti aggregatori e sul ricorso al subappalto, le proroghe nel comparto dello smaltimento rifiuti, le verifiche sul rispetto del principio di rotazione per gli incarichi sotto soglia e il divieto di frazionamento degli appalti. Previsti specifici approfondimenti in tema di affidamenti diretti e apposite indagini o ispezioni in settori risultati particolarmente critici come i servizi di pulizia in ambito sanitario e quelli di facility management.
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ISTAT
14 giugno 2017 - Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche: primi risultati
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